di Matteo Bussola
Nella mia vita io sono: padre, figlio, amico, cuoco, chitarrista, giardiniere, disegnatore, amante, lavatore di piatti, costruttore di torri con cubetti e un mucchio di altre cose, tutti i giorni e non sempre in quest’ordine. Ma ho scoperto che la prima è l’unica che mi contenga per intero. Tutti i giorni imparo da quella ed ogni lezione che imparo alimenta tutte le altre. Le mie figlie alimentano me e mi ricordano che essere padre significa vivere in bilico tra la responsabilità e l’abbandono, tra la forza e la tenerezza. E che questo vale per tutto.”
Si descrive così Matteo Bussola, un uomo che a 35 anni ha lasciato il proprio impiego pubblico per dedicarsi alle sue due grandi passioni: disegnare fumetti e fare il padre. Ha raccolto in questo delizioso libro una serie di piccoli episodi di straordinaria normalità, e ce li racconta con umorismo e delicatezza, con un amore profondo e coinvolgente. Un libro da leggere per sorridere e commuoversi, per condividere la struggente tenerezza di chi ha imparato a meravigliarsi ogni giorno delle cose che davvero contano. L’essenza della vita che gli adulti non vedono più e che riescono a ritrovare solo attraverso la semplicità e l’ingenua spontaneità dei bambini.