John Fante
Forse le cose stanno esattamente così: quelli che vale la pena di amare veramente sono quelli che ti rendono estraneo a te stesso. Quelli che riescono a estirparti dal tuo habitat e dal tuo viaggio e ti trapiantano in un altro ecosistema, riuscendo a tenerti in vita in quella giungla che non conosci e dove certamente moriresti se non fosse che loro sono lì e ti insegnano i passi, i gesti e le parole: e tu, contro ogni previsione, sei in grado di ripeterli.
Alessandro Baricco dal libro “Chiedi alla polvere”
Un libro scritto nel 1939, ancora presente e vivo. Un capolavoro.
In fondo il messaggio è tutto racchiuso nell’appendice dove John Fante lascia emergere Arturo Bandini da quella polvere in cui annaspa. Arturo lo scrittore assetato di successo, il cattolico in cerca di redenzione, l’innamorato non corrisposto. Tre personaggi con un unico nome che si ritrovano nell’epilogo dove una storia si è persa tra le pagine, dove una sconfitta e una vittoria non fanno pari, dove realizzi che se alzi la polvere può solo ricaderti addosso. Mirabile l’introduzione di Alessandro Baricco da leggere però solo alla fine.