Max e Francesco Morini
“Il libraio e l’ispettore: due animali simili che si erano fiutati, riconosciuti e alla fine piaciuti…”
Se, come me, amate il giallo classico, quello in cui indossi immediatamente i panni del detective di turno per buttarti a capofitto nell’indagine, quello in cui ti concedi qualche sorriso tra un indizio e l’altro, quello stile Camilleri o Malvaldi per intenderci, allora non potete assolutamente perdervi NERO CARAVAGGIO, il riuscitissimo esordio letterario di Max e Francesco Morini. La voce narrante, Fango, è uno scrittore di gialli di scarsa fama che si guadagna da vivere lavorando nella libreria di via San Giovanni decollato a Roma, di proprietà di Ettore Misericordia, un personaggio sui generis, un’enciclopedia vivente della città. Conoscitore di qualunque via, chiesa, dettaglio storico, artistico, folkloristico e leggendario della capitale, il Capo, così lo chiama Fango, è un uomo dal cervello fino e dall’innata passione per i polizieschi. È per questo che si sono conosciuti e che entrambi collaborano, in maniera più o meno ufficiale, con l’ispettore Ceratti della Squadra Omicidi, un marcantonio tanto volenteroso quanto scarso di intuito e capacità investigativa. Si parte dalla chiesa di S.Agostino, dove viene rinvenuto il cadavere di un uomo, ucciso proprio di fronte al quadro della Madonna dei Pellegrini di Caravaggio, e si prosegue, tassello dopo tassello, tra luoghi più nascosti e caratteristici della città Eterna, per comporre il mosaico di indizi e svelare l’enigma. Una storia ben congegnata, curata nei dettagli e nei particolari storici, un mix di suspence e ironia, un’attenzione alla caratterizzazione dei protagonisti tale da rendere la lettura un vero piacere.
Un romanzo che ho letto d’un fiato, camminando, mescolando il risotto, sbattendo contro gli stipiti delle porte, rischiando di perdermi in metropolitana, catturata da quel Nero che pagina dopo pagina si tingeva di nuovi colori.
Una standing ovation per gli autori sperando che si mettano subito al lavoro perché Fango e Misericordia mi mancano già!