Scrivere è come baciare, solo senza labbra. Scrivere e baciare con la mente.
Una mail inviata all’indirizzo sbagliato. È così che Emmi Rothner, 34 anni, sposata con due figli e Leo Leike, psicolinguista reduce dall’ennesimo fallimento sentimentale, si conoscono. È da qui che parte la loro amicizia sempre più complice e per questo destinata ad evolvere in un sentimento ben più potente.
I libri si trasformano al passo con la tecnologia, acquistano nuovi orizzonti. E così il grigio e noioso romanzo epistolare diventa un capolavoro di ritmo e personalità, un concentrato di ironia arguta, di psicologia avanzata, di scienza della comunicazione e del linguaggio, un’esplosione di colori e sentimenti, un’esperienza sensoriale multitasking. Ogni lettera dell’alfabeto prende vita, ogni singolo, banale segnetto di punteggiatura schizza dalle pagine per diventare sorriso, schiaffo, lacrima, bacio…
“Le ho mai raccontato del vento del nord?” ed il suo entusiasmante seguito “La settima onda” sono come due ciliegie da assaporare una dopo l’altra. Opla!